Stazione Lascari-Gratteri
Cenni storici
La Stazione di Lascari-Gratteri fu attivata il 23 aprile 1887, contemporaneamente all’apertura della tratta della linea Palermo-Messina, da Fiumetorto a Cefalù, a seguito dei lavori eseguiti a cura della Società per le strade ferrate della Sicilia. Fino al 1955 l’esercizio ferroviario sulla linea ferroviaria fu affidato alla trazione termica (diesel o vapore). L’elettrificazione della tratta S. Agata Militello-Palermo C.le, avvenuta il 4 ottobre 1955, segnò il progressivo passaggio dalla trazione termica alla trazione elettrica. Fino al giorno della chiusura ( 18/12/2016 ) era una delle poche stazioni presenziate della linea Palermo-Messina che aveva resistito alla soppressione del “Dirigente Movimento” cioè del capostazione. Nel 2003 venne disabilitata e presenziata per circa un mese dall’agente di guardia con funzione di guardia blocco. Il 20 aprile 2016 venne demolito il Magazzino Merci e la pesa a bilico dello scalo merci della stazione. Il 18 Luglio 2016 alle ore 12.00, con la soppressione del secondo binario, utile per incroci e precedenze, venne trasformata in Posto di Blocco Intermedio, presenziata sempre dal dirigente movimento, in attesa della dismissione e dell’attivazione della nuova fermata di Lascari ubicata a trecento metri direzione Palermo. La stazione di Lascari-Gratteri venne dismessa il 18 Dicembre 2016 con contestuale attivazione della nuova fermata. Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2017 venne demolita per fare spazio al nuovo doppio binario previsto nell’ambito dei lavori del passante ferroviario.
Fabbricati Ferroviari
FABBRICATO VIAGGIATORI
Fabbricato a due elevazioni fuori terra, in muratura portante e tetto a padiglioni in legno e tegole che ricalca la classica impostazione dei fabbricati viaggiatori a tre luci, di tipo A, delle ferrovie dello Stato. Le dimensioni principali in pianta erano di m. 14,00 x 10.80 con un’altezza alla linea di gronda di m. 8,10. Il F.V. era contraddistinto dalla progressiva chilometrica Km. 57+728,83. Il piano terra era originariamente composto da: atrio d’ingresso con limitrofo piccolo locale biglietteria; locale lampisteria e materiale di consumo; locale dormitorio; Sala d’aspetto; Locale capostazione e telegrafo e locale Bagagli e merci a G.V. Una scala interna conduceva ai locali del primo piano che erano adibiti ad alloggio per il capostazione. La classica garitta della Dirigenza Movimento, annessa al F.V,. fu aggiunta successivamente.
FABBRICATO CESSI
Piccolo edificio in muratura portante e tetto in legno a due spioventi, ove erano ubicati i servizi igienici distinti per sesso. La copertura dell’edificio è stata modificata negli anni novanta e trasformata in copertura piana in cemento armato.
FABBRICATO PICCOLO MAGAZZINO
Sito nelle adiacenze del F.V. era composto da un edificio in muratura portante e tetto piano, delle dimensioni di 4.50 x 4,50 m. circa, dotato di una porta di accesso e di un vano finestra.
FABBRICATO A.C.E. (Apparato Centrale Elettrico)
Edificio ad una elevazione fuori terra, con struttura portante in c.a. e murature di tompagnamento e soletta piana. Costruito negli anni 50, l’edificio di dimensioni standardizzate, ospitava gli apparati elettrici per il controllo e la gestione operativa della stazione.
MAGAZZINO MERCI
Edificio in muratura portante con tetto in legno e tegole, a due falde, ricalca la classica impostazione dei Magazzini Merci di tipo 1, delle ferrovie dello Stato. Le dimensioni principali in pianta erano di m. 13,35 x 8,00 con un’altezza alla linea di colmo di m. 8,70. Il magazzino aveva le due falde asimmetriche, con quella lato monte che proteggeva dalle intemperie le operazioni di carico e scarico merci ed aveva un’altezza al piano di gronda di m. 5,45. Nel corso degli anni, a seguito di lavori, la falda è stata accorciata portandola alla stessa configurazione della falda lato mare. Il Magazzino era ubicato sul classico piano caricatore realizzato in muratura portante con scalette sui due lati e piano inclinato per l’accesso dei mezzi di servizio.
PESA BILICO
Piccolo edificio situato sul piano caricatore, in prossimità del Magazzino Merci, era adibito alla rilevazione della pesa dei carri merci che transitavano sul binario lato mare.
Piano di stazione
La configurazione originaria prevedeva due binari con andamento planimetrico curvilineo, separati da un marciapiede posto sull’intervia, dello sviluppo di circa 80 metri. Il primo binario era rappresentato dal corretto tracciato, mentre il secondo binario aveva la funzione di ospitare i treni in deviata per l’effettuazione delle precedenze e degli incroci. Il marciapiede di stazione aveva invece una lunghezza di 140 metri. La distanza tra i due deviatoi di ingresso in stazione, lato PA e lato ME, era di circa 600 metri. Subito dopo il deviatoio lato PA era posto il deviatoio per l’ingresso dei treni merci nello scalo merci. Lo scalo era composto da due binari. Quello lato mare aveva una lunghezza di circa 130 metri ed il tronchino si attestava in prossimità della fine del marciapiede di stazione. Il secondo binario era posto a monte del magazzino merci ed era destinato allo stazionamento dei carri.
La riproduzione in scala
Si è scelto di riprodurre il tratto compreso tra il Magazzino Merci e l’ultimo fabbricato lato Messina (Fabbricato ACE), in maniera tale che tutto fosse compreso in due moduli delle dimensioni di 125 x 50 cm. Tutta la riproduzione è stata improntata prettamente sull’autocostruzione, limitando la messa in opera di materiale commerciale, ai manufatti ed agli accessori relativi alla palificazione, ai lampioni a cetra ed all’armamento. Sono stati pertanto riprodotti fedelmente, in autocostruzione, tutti i fabbricati, i marciapiedi con relativi attraversamenti, la storica villetta con la vegetazione, la stradella che costeggia l’impianto ed anche i dettagli relativi alla cartellonistica sia di stazione che stradale. Per i fabbricati, si sono usati i materiali più disparati, dal forex, al cartoncino, alla resina. Particolare cura è stata messa nella coloritura e nel weathering, ambientando modellisticamente la riproduzione in Epoca IV, l’epoca in cui la tratta ferroviaria in questione era interessata da un intensissimo traffico di convogli sia merci che passeggeri, a partire dai tantissimi espressi e rapidi che collegavano la Sicilia con il continente, a finire con le lunghissime composizioni di bisarche cariche di autovetture provenienti dal vicino stabilimento della Fiat di Termini Imerese. Alla realizzazione dei due moduli hanno contribuito i Soci modellisti di TrenoDoc (Marcello Balsamo, Fabrizio Caramazza, Giuliano Infantino, Franco Maltese, Francesco Napolitano, Salvatore Scuto, Giuseppe Sparacio, Matteo Terzo, Leonardo Ventimiglia), ognuno dei quali si è occupato di una o più lavorazioni. Dalla realizzazione dei fabbricati, all’armamento, alla palificazione, all’impianto di illuminazione, alla vegetazione. E’ in programma l’implementazione dei due moduli, con altri due moduli di raccordo, dotate di testate FREMO, per consentire il posizionamento degli scambi lato PA e lato ME, in modo da rendere operativo l’intero impianto ferroviario di Lascari-Gratteri, insieme agli altri moduli di cui è già in possesso l’Associazione. I due moduli, sono stati presentati al pubblico in occasione dell’ evento specifico, “Lascari e la sua antica Stazione”, organizzato in sinergia tra la nostra Associazione, il Comune di Lascari e l’Associazione “Il Girasole” di Lascari. La manifestazione, tenutasi il 29-30 e 31 luglio 2018, presso lo Spazio polifunzionale di Lascari, ha visto, oltre alla presenza delle Autorità Istituzionali, anche quella di personale delle Ferrovie dello Stato che ha prestato servizio per molti anni in questa gloriosa ed importante stazione ferroviaria, che ricordiamo per ultimo, essere stata il set di una delle scene più importanti del film “Nuovo Cinema Paradiso”, vincitore nel 1990 del premio Oscar, come miglior film straniero, e dove assunse la denominazione di Stazione di Giancaldo.
Il resoconto della manifestazione “Lascari e la sua antica Stazione” è visibile cliccando qui